Sfera Ebbasta è il prototipo di una adolescenza malata.
Ho visto alcune sue interviste e alcuni suoi interventi rispetto al suo essere il Dio della musica italiana e ai comportamenti a rischio.
Sconcertato dai ragazzini che erigono a perfezione ed imitano una rappresentazione di tossicodipendenza e fruizione del sesso non sicuro, che a sua insaputa può uccidere sé stessi e gli altri.
Sì perché le cose devono essere chiamate per come sono senza tanti giri di parole. Quello che fa trapelare la tv e che arriva al cervello dei vostri figli è che il successo è ottenibile facilmente con droga, sesso non protetto e licenza media.
Colpa di una società liquida ed ignorante che rispecchia anche una classe politica del non-studio e del non-sacrificio.
La plasticità neuronale adolescenziale è altamente malleabile e condizionabile dalla tv e dalle stelle narcisistiche televisive. Si gettano così le basi, anche grazie all’imitazione dei comportamenti a rischio, per i disturbi mentali.
Nel mio studio ho visto bambini dipendenti da sostanze alla tenera età di 13 anni, ho visto adulti malati di Hiv ed Epatite, ho sentito di ragazzi antisociali e violenti picchiare i propri genitori per futili motivi, la mia pelle ha assorbito racconti suicidari, ho visto la morte dell’anima che spesso corrisponde anche alla morte del corpo. Sfera Ebbasta è un prototipo esplosivo di tutto questo. L’imitazione giovanile punta a quella immagine distorta, pericolosa ed idealizzata di un falso Dio del rap.
Ma ricordatevi, l’idealizzazione esalta il “bello” nascondendo e negando il brutto, il peggio, il rischio, la morte.
IMMAGINE
Concerto, immagine generica, fonte web.